Tre dubbi nell’implementare il controllo di gestione in farmacia
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I primi pensieri che sorgono quando si affronta il tema del controllo della farmacia riguardano i dati da prelevare, il tempo da dedicare a tale attività e le conoscenze di base da possedere per non sentirsi persi.
Dati, tempo e conoscenze spesso bloccano anche il farmacista più intenzionato; magari per qualcuno un fattore può essere più decisivo degli altri due ma tant’è, e spesso si giustifica l’immobilismo più assoluto. Ma è giusto? Si tratta di una decisione che favorisce il futuro della farmacia?
Propongo poche considerazioni all’attenzione del lettore riguardo ai tre dubbi appena citati:
1. I dati da prelevare:
Quando si pensa ai numeri l’immagine che si crea nella mente è quella delle migliaia di cifre presenti nel proprio software gestionale, non considerando che il controllo di gestione parte dal generale per entrare nel particolare, quindi poche decine di valori che riguardano acquisti e vendite suddivisi per una dozzina di settori, assieme ad un conto economico mensile per rilevare i costi fissi della farmacia sono più che sufficienti per avere un quadro d’insieme significativo. Se sarà necessario, successivamente si potrà spaccare il capello in quattro.
2. Il tempo da dedicare:
Ritieni eccessivo dedicare qualche ora del tempo direzionale ogni mese per leggere, interpretare e confrontarsi magari con uno specialista? Perché è di questo che, in definitiva, si sta parlando: non bisogna rimanere di fronte allo schermo del proprio pc tutto il tempo. Meglio definire nella propria agenda un giorno del mese in cui dedicarsi al controllo di gestione. Non hai un’agenda? Comprala, sarà un investimento inestimabile!
3. Le conoscenze di base da possedere:
Parlare di marginalità e di punto di pareggio, settore per settore, ha a che fare con le quattro operazioni aritmetiche, dopodiché l’appetito vien mangiando e quando si arriva a valutazioni più complesse del tipo analisi del ritorno di un investimento, sistema di incentivazione del personale, analisi dei flussi di cassa… beh, la motivazione nei confronti del controllo di gestione sarà così alta che si riuscirà ad affrontare con grande interesse e dedizione qualsiasi argomento. Non è stato così anche per il tuo percorso di laurea?
Certamente si tratta di decidere di mettere attenzione verso questa attività, ma ne vale sicuramente la pena soprattutto in periodi di importanti cambiamenti. Per quanto detto, spero che tali spunti siano sufficienti a far riconsiderare l’importanza e la fattibilità dell’implementazione del controllo di gestione nelle attività ordinarie della tua azienda.
Per un maggior controllo della tua farmacia, l’automazione può essere un valido aiuto. Cosa aspetti?
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