Il tuo architetto ti chiede i metri quadrati o il tuo piano quinquennale?
Forse è la prova che stai partendo male.
Sei un imprenditore – magari anche farmacista – e stai pensando a un nuovo progetto per la tua farmacia? Stop!
Prima di parlare di layout o di “miglior progetto”, proviamo a cambiare prospettiva.
Quando parlo di progettualità, mi riferisco alla pianificazione consapevole che ogni imprenditore dovrebbe esercitare: analizzare, prevedere e guidare il proprio sviluppo.
È la differenza tra reagire ai cambiamenti e governarli.
“Dove voglio che sia la mia farmacia tra cinque anni? E quale modello di business mi porterà lì?”
Progettare significa andare oltre il disegno di uno spazio fisico: vuol dire costruire una strategia di crescita sostenibile, definire il proprio posizionamento competitivo e individuare le risorse – umane, finanziarie e tecnologiche – necessarie per realizzare quella visione.
Significa dare una direzione chiara all’impresa e guidarla con metodo verso il mercato del 2030 e del 2035.
Pianificare come una vera impresa
Come ogni azienda, anche la farmacia merita e necessita di una programmazione strategica.
Questa dovrebbe partire da un budget annuale – redatto e discusso nel trimestre precedente all’anno successivo – e confluire in un documento previsionale pluriennale, capace di abbracciare almeno tre, idealmente cinque anni.
Un piano che analizzi e definisca:
- Le principali tendenze di mercato, locali e nazionali, con le opportunità e i rischi prevedibili;
- I punti di forza e di debolezza della farmacia rispetto ai competitor;
- La struttura dei costi e dei ricavi, con proiezioni sui 3 e 5 anni: ammortamenti, TFR, disponibilità finanziarie e investimenti futuri;
- Le possibili fonti di finanziamento, dal credito bancario agli incentivi come la Nuova Sabatini (link alla legge), rifinanziata con la Legge di Bilancio 2026;
- L’andamento dell’EBITDA e il suo confronto con i benchmark di settore, grazie ai dati disponibili nello studio Mediobanca.
Tutte queste analisi hanno senso solo se rispondono alla domanda principale:
“Dove voglio trovarmi tra cinque anni, e come intendo arrivarci?”
Dal posizionamento alla logistica: il disegno complessivo
Un piano strategico ben strutturato non riguarda solo i numeri, ma l’insieme delle scelte che definiscono l’identità e l’efficienza dell’impresa.
Dalla logistica interna alla filiera distributiva, dall’organizzazione del tempo dedicato all’utenza alla tecnologia: ogni decisione deve essere coerente con la visione di lungo periodo.
Robot sì o no? E se sì, quale soluzione è davvero in linea con i miei obiettivi e con il modello di business che voglio costruire?
Le opportunità offerte oggi da telemedicina, aderenza terapeutica (vedi sentenza CdS n. 992/2025) e Farmacia dei Servizi – stabilizzata dalla prossima Legge di Bilancio – impongono una gestione moderna, capace di integrare competenze, tecnologie e processi decisionali di alto livello.
Le competenze: il vero asset strategico
Hai le competenze interne per offrire servizi di valore e rispondere alle nuove aspettative del cittadino?
Gestire correttamente la telemedicina, il deblistering, la presa in carico del paziente cronico, la ricognizione terapeutica richiede professionalità e metodo. Organizzare la gamma e l’offerta in modo da valorizzare le scelte, verticalizzare sui prodotti più corretti ed ad alto margine, creare un’esperienza d’acquisto unica sono ormai caratteristiche indispensabile per la creazione di un business profittevole
Oggi il cliente si aspetta una farmacia competente, accessibile e multicanale.
E le nuove generazioni – Millennials e Gen Z – cercano un’esperienza digitale, fluida, coerente con le loro abitudini.
Se le competenze ci sono, occorre valorizzarle e incentivare il team.
Se mancano, è il momento di accedere a strumenti formativi e agevolazioni che accelerino la crescita.
In entrambi i casi serve una chiara organizzazione delle deleghe, perché un’impresa non può dipendere da un’unica persona.
Solo alla fine: il layout
Una volta definite competenze, deleghe, business plan e posizionamento, arriva il momento di guardarsi attorno:
Il layout, i colori, gli spazi di comfort e servizio devono riflettere l’identità e la strategia della farmacia, comunicare in modo coerente ciò che si è e ciò che si vuole diventare.
Ciò che il cliente vede oggi racconta dove sarai domani.
E ricorda: nessuno ha mai ottenuto risultati diversi continuando a fare le stesse cose — anche se ben fatte.
Nokia ti dice qualcosa?
Se non innovi tu, lo farà qualcun altro. E tu sarai costretto a inseguire.