L’accelerazione della digitalizzazione sta influenzando sensibilmente il modo in cui viene fornita l’assistenza sanitaria.

Durante l’emergenza sanitaria, lo scorso marzo 2020 la protezione civile ha disposto, con un’ordinanza, la possibilità di utilizzare mezzi alternativi alla stampa della ricetta elettronica per contenere inutili spostamenti dei cittadini. Il promemoria prodotto dal Sistema di accoglienza centrale (SAC), anche tramite sistemi di accoglienza regionali (SAR), può essere spedito in due passaggi distinti da parte del medico prescrittore al paziente e successivamente dal paziente alla farmacia attraverso una delle seguenti modalità di trasmissione:

• Trasmissione della ricetta dematerializzata come allegato via posta elettronica
• Comunicazione del numero di ricetta elettronica (NRE) con SMS o altra applicazione mobile (ad es. WhatsApp)
• Comunicazione telefonica da parte del medico prescrittore del numero di ricetta elettronica

Per l’erogazione della ricetta elettronica, la farmacia acquisisce il numero di ricetta elettronica unitamente al codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria dell’assistito a cui la ricetta stessa è intestata. In alcune regioni, come ad esempio in Emilia Romagna, basta presentarsi con la tessera sanitaria per visualizzare le ricette, senza che il medico invii alcun numero al paziente.

Il farmacista registra l’avvenuta erogazione della prescrizione farmaceutica, trasmettendo al SAC (anche tramite il SAR) le informazioni dell’erogazione, sia parziale che totale, della prestazione e annulla le fustelle dei farmaci dispensati sul foglio di registro.

L’implementazione della ricetta elettronica presenta numerosi vantaggi:

• Maggiore accessibilità e velocizzazione delle procedure
• Maggiore precisione con una riduzione gli errori nella prescrizione e nell’erogazione dei farmaci
• Migliore monitoraggio della spesa e dell’appropriatezza dei dati
• Semplificazione del percorso di cura e prevenzione per il paziente
• Riduzione dei costi in ambito sanitario

Inoltre, l’associazione di un numero univoco alla ricetta, insieme al codice fiscale del paziente, consente al farmacista di verificare la correttezza della prescrizione e l’identità dell’assistito da remoto, evitando così il passaggio in farmacia da parte del paziente impossibilitato attraverso l’offerta del servizio di consegna domiciliare oppure del servizio di click and collect per il ritiro veloce dei prodotti preordinati.

In futuro la cosiddetta bruciatura elettronica delle fustelle con i dati necessari (codice ricetta, codice ministeriale e codice targatura) potrebbe permettere una digitalizzazione totale della procedura, senza la necessità da parte del farmacista di inviare il foglio di registrazione delle fustelle.

• Attraverso il gestionale è possibile vedere le ultime scelte del paziente, preimpostare la lettura della ricetta e automaticamente chiedere al robot di consegnare il prodotto che solitamente si vende al paziente.
• Inoltre, in presenza di più ricette, si apre dal gestionale la schermata con tutti i prodotti selezionabili che possono essere scelti e consegnati dal robot con un solo click
• Con un’implementazione del sistema gestionale, inoltre, sarà possibile allocare le scatole dei prodotti prenotati con la ricetta elettronica in un’area specifica e a parte del robot e dispensarli con un solo click al momento del ritiro del paziente.

La ricetta elettronica è solo una delle tante innovazioni in uso in nell’attuale scenario sanitario. Le nuove tecnologie, infatti, stanno supportando lo sviluppo di nuovi modelli di assistenza sanitaria che andranno a vantaggio sia del settore sanitario e che dei pazienti, migliorando la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle malattie, facilitando la sicurezza dei pazienti e migliorando il coordinamento dei sistemi sanitari, l’uso delle risorse e riducendo i tempi di attesa e gli errori.