Anche se potrebbe sembrare così, lavorare da casa non è una novità. Già a metà del secolo scorso, alcune casalinghe, per contribuire all’economia familiare con un’entrata extra, si sono dedicate alla vendita di prodotti cosmetici di brand noti (Avon) o di contenitori per alimenti (Tupper Ware). Sono così diventate un’importante fonte di reddito per le famiglie, in base alle loro capacità imprenditoriali.

A causa dell’emergenza sanitaria negli ultimi mesi abbiamo assistito all’imposizione del distanziamento fisico che, per molte aziende, ha significato dover adottare il modello di home office per la maggior parte o per tutti i loro dipendenti.

Secondo i dati Istat (Istituto Nazionale di statistica), in Italia, nel 2019, solo lo 0,8% degli occupati lavorava da casa. Durante il lockdown, a causa del Covid-19, il lavoro agile ha coinvolto 6,58 milioni di lavoratori e molte aziende sembrano intenzionate a utilizzare questa modalità lavorativa anche per il futuro.  Anche se in Italia, infatti, la normativa che regola il lavoro agile esiste dal 2017, è stato a causa dell’emergenza sanitaria che le imprese hanno sperimentato e implementato questo modello di lavoro, prima molto meno diffuso.

Molte farmacie hanno visto il numero di clienti ridursi di giorno in giorno, in particolar modo quelle che si trovano nei pressi di aree occupate per lo più da uffici, mentre le farmacie situate in zone residenziali hanno assorbito quei clienti, che ora lavorano da casa. In entrambi i casi è possibile cambiare il modello di business per attrarre più persone. Sembra che lo shopping online e il consumo di prossimità siano le due tendenze principali.

In questo scenario, le farmacie devono avere un rapporto costante con i loro clienti abituali, adattarsi, come hanno fatto i loro clienti, a nuove forme di comunicazione e relazione. La vendita online di prodotti da banco è già una realtà per molte farmacie. La chiave di tutto è intercettare gli stessi clienti che prima si recavano in ufficio, offrendo loro servizi differenti, facendo un’attenta analisi del loro customer journey.

Le farmacie delle zone residenziali, che hanno visto invece un’opportunità nel fidelizzare quei clienti che ora lavorano da casa, in qualche modo, devono adeguarsi ai nuovi orari di lavoro che, da casa, sembrano essere diventati molto più intensi, secondo diverse ricerche. Per queste farmacie, diventare un punto di riferimento per i nuovi clienti, abituati a utilizzare la  tecnologia, diventa una sfida. Strumenti come l’automazione sono utili per dedicare tempo a servizi e pazienti, la digitalizzazione della farmacia, invece, per poter comunicare meglio l’offerta della farmacia, sia dentro che al di fuori di essa, i terminali per il pickup che consentono di aumentare il numero delle vendite perché danno la possibilità al cliente di ritirare i propri prodotti in qualsiasi momento.